Senza dubbio la valutazione precisa e dettagliata della composizione corporea del paziente rappresenta la parte più importante della visita nutrizionale, al fine di rilevare i bisogni nutrizionali dello stesso e definire l’intervento nutrizionale.
Ma cosa intendiamo per valutazione della composizione corporea?
La valutazione della composizione corporea, effettuata attraverso diverse metodiche, è volta a rilevare la quantità di massa grassa (FMM), massa magra (FFM) e lo stato di idratazione del paziente, fondamentale come suddetto, a definire lo stato di salute e di nutrizione dell’individuo. La valutazione può essere antropometrica o con metodiche strumentale. Nel primo caso (ANTROPOMETRICA), la bilancia e lo statimetro sono strumenti fondamentali per valutare lo stato di nutrizione e standardizzare il rischio cardio metabolico associato alla sovrappeso o obesità.
Attraverso la valutazione del peso e l’altezza è possibile definire il BMI del soggetto, determinando in tal modo una prima classificazione tra Sottopeso, Normopeso, Sovrappeso ed Obesità. Il centimetro rappresenta lo strumento più antico ed economico, utilizzato da sempre dai professionisti, per la rilevazione delle circonferenze, predittive del rischio cardiovascolare del paziente. Tra le metodiche strumentali volte alla valutazione della composizione corporea si ritrova la plicometria e la Bioimpedenziometria. Il plicometro è uno strumento di precisione, che attraverso la valutazione millimetrica della plica cutanea ed il supporto di formule specifiche, ci permette di rilevare la FMM e la FFM. Nonostante la grande precisione dello strumento, tale metodica è troppo soggetta alla manualità dell’operatore, pertanto anche essa superata. Quando si parla di metodiche strumentali in campo nutrizionale, si pensa subito alla Bioimpedenziometria, che non è altro la misurazione di acqua intro ed extra cellulare, FMM ed FFM mediante il passaggio di corrente elettrica impercettibile. Tale tecnica rappresenta una metodica sicura, veloce, non invasiva e precisa.
